Berretti: Avellino-Lupa Castelli, perdono tutti, multe e squalifiche
Arriva la decisione del Giudice Sportivo in merito alla gara del campionato Berretti, Avellino-Lupa Castelli Romani, sospesa sabato per una rissa fuori dal campo: gara persa ad entrambe, 5.000 Euro di multa ad entrambe e squalifiche pesanti per i protagonisti. Questo il dispositivo:
Comunicato n. 11 del 30 settembre
Il Giudice Sportivo Sostituto Dott. Daniele Propato, assistito dal Rappresentante dell'A.I.A. Cav. Giulio Ciacci, nella seduta del 29 Settembre 2015 ha adottato le deliberazioni che di seguito integralmente si riportano:
GARE DEL 26/27 SETTEMBRE 2015
GARA AVELLINO-LUPA CASTELLI ROMANI
Il Giudice Sportivo,
- letti gli atti ufficiali relativi alla gara indicata in oggetto, osserva che
- al 31’ del 2° tempo il calciatore Viscardi Guido, capitano dell’ Avellino, già espulso in corso di gara, colpiva ripetutamente con calci e pugni la porta dello spogliatoio della società Lupa Castelli Romani, provocando, perché uscisse dallo spogliatoio, il calciatore Bertelli Alessio della società Lupa Castelli Romani, anch’esso espulso in corso di gara;
- i due cominciavano a discutere animatamente, offendendosi a vicenda e il Viscardi colpiva con un pugno al volto il Bertarelli; successivamente i due si colpivano reciprocamente con calci, pugni e sputi;
- i due venivano raggiunti dal calciatore Pagano Vincenzo (Avellino) precedentemente espulso, che aiutava il suo compagno di squadra, colpendo con calci e pugni il giocatore avversario, mentre i dirigenti dell’Avellino non intervenivano per sedare il litigio (“assumevano un atteggiamento reticente”);
- conseguentemente numerosi calciatori di entrambe le società, titolari e riserve, si portavano nella zona antistante gli spogliatoi, dando vita ad una rissa generale;
- nella disputa interveniva il calciatore Faraone Edoardo Giuseppe capitano della società Lupa Castelli Romani, già sostituito, e colpiva al volto con un pugno e diversi calci il n. 17 dell’Avellino, Federico Cappelli, che finiva per terra e subito dopo veniva raggiunto da diversi calci al volto e su altre parti del corpo anche dal n. 2 Gianluca Italiano della società Lupa Castelli Romani; il Cappelli, rimasto sempre per terra, con vistose ferite al volto, manifestava uno stato di shock e finalmente i dirigenti di entrambe le società intervenivano per prestare soccorso al medesimo con l’ausilio dei sanitari che in ambulanza lo trasportavano in ospedale;
- finalmente la situazione si calmava e alcuni calciatori si allontanavano dal campo; a questo punto, vista anche la mancanza delle Forze dell’Ordine, ritualmente richieste dalla società ospitante, l’arbitro, in mancanza delle condizioni per proseguire la gara, riteneva sospeso l’incontro al 31’ del 2° tempo con il risultato di 4 a 1 a favore della società Lupa Castelli Romani;
- i fatti sopra descritti sono di particolare gravità, in considerazione che i primi atti di violenza sono degenerati in rissa col concorso dei calciatori di entrambe le squadre, e che tardivo è stato l’intervento dei dirigenti delle due società.
- I provvedimenti disciplinari sanzionati dall’arbitro nel corso della gara vengono riportati nei paragrafi successivi.
Tutto ciò premesso delibera
a) di infliggere ad entrambe le società Avellino e Lupa Castelli Romani la punizione della predita della gara con il punteggio di 0 a 3;
b) di irrogare ad entrambe le società Avellino e Lupa Castelli Romani la sanzione dell’ammenda di € 5.000.00;
c) di squalificare per sette gare effettive i calciatori Viscardi Guido (Avellino) e Bertarelli Alessio (Lupa Castelli Romani)
d) di squalificare per cinque gare effettive i calciatori Pagano Vincenzo (Avellino), Faraone Edoardo Giuseppe (Lupa Castelli Romani) e Italiano Gianluca (Lupa Castelli Romani)
SQUALIFICA PER DUE GARE EFFETTIVE
- PAGANO VINCENZO (AVELLINO) per atto di violenza verso un avversario a gioco fermo
SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA
- BERTARELLI ALESSIO (LUPA CASTELLI ROMANI) per atto di violenza verso un avversario a gioco fermo, in reazione.
- VISCARDI GUIDO (AVELLINO) per condotta scorretta verso un avversario e per proteste verso l'arbitro.